MATERIA PRIMA

 

 nasce a Cagliari nel 1993, come "Progetto Poetico Rumorista e Cybercore d'intervento sulla realta'", con l'intento di utilizzare qualsiasi materiale, fosse esso scientifico, letterario, verbale, sonoro e visivo che si ritenesse atto alla "testimonianza dello sfacelo" da rappresentarsi con esibizioni e/o operazioni di violazione e deviazione di mezzi, spazi, luoghi e modi dell'immaginario collettivo artistico e quotidiano.
Con questo nome ha lavorato fino ai primi mesi di quest'anno, oggi dalle sue ceneri nasce appunto Machina Amniotica, il cui intento è quello di cercare la strada verso il superamento dello "sfacelo" del nostro "continuum spazio temporale", evadendo e invadendo altri "continua" che scorrono contigui ad esso ma paralleli verso l'infinito.

 

VOGLIAMO APRIRE DEI VARCHI
Lo scopo di questa operazione sul WWW di Internet é anche questo e se tu, che ora leggi queste righe e magari non ti sei mai interessato alla poesia, sei arrivato fin qui, solo con il tuo "sconfinare" hai aperto un altro varco....
Seguilo......
(#System Shutdown by Machina Amniotica)

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Quello che pubblichiamo di seguito e' un'estratto del Manifesto Poetico, del 1993.

PENSIERO MATERIA
Bianco Ministro di verità,
voce cristallina, dimora al gelido fiato di Dio,
Mago adirato
sotto il cui manto di fiamma stride l'azzurra corazza del guerriero

( Georg Trakl )


 

MANIFESTO POETICO


Materia Prima vuole essere un continuum di esplorazioni performative poetico-tecnologiche.
Uno scavo interiore, l'esplorazione dell'idea che sorge nel non-luogo della mente.
Il Pensiero Materia prende forma autonoma come preda totale della scintilla primordiale sotto la violenza del vincolo razionale della coscienza.

La liberazione è dettata dalla costrizione.

Secoli di privazioni interiori, dal volume inesauribile, dove l'ultima forma umana ha sbranato le proprie macerie e adombrato la sua vera essenza nel fetore delle idee.

Materia Prima apre la piaga di questo nostro Tempo, con respiro affannoso ma fermo. Un bisturi d'acciaio per il ventre della Civilta' e un uragano di fuoco per il ventricolo sinistro di ognuno dei suoi figli.

Materia Prima è il luogo dell' azione e del pensiero, un cristallo di quarzo che si sfalda con forza dalla roccia infetta, nel deserto di metallo e sabbia esteso dal cielo alla terra.

E' in ciò che muove il gesto della parola, il corpo, il suono e la visione, l'essenza stessa della testimonianza.

Nessun obiettivo, nessun traguardo, ma nessun limite.....

Soltanto, rimuovere le macerie, durante la distruzione.
Un punto qualunque del continuum, 30 Ottobre 1993.